Verticale Campo del Soglio, 26 ottobre 2023

Per la prima volta nella storia, la DOC San Martino della Battaglia ottiene i Tre Bicchieri del Gambero Rosso con il nostro Campo del Soglio 2022.
Il fatto che una delle DOC più piccole d'Italia si sia fatta notare e abbia avuto questo importante riconoscimento ci riempie di orgoglio. Nei decenni passati, questo vitigno ha rischiato l'estinzione: nel 2007, infatti, quando ci fu il cambio nome tra tocai e tuchì, eravamo l'unica cantina a coltivare questo prezioso vitigno. Negli anni '50 e '60 invece, metà vigneti di questa zona erano coltivati a Tocai, per poi vedere un' inversione di tendenza dettato dai gusti del momento e dall'esigenza di avere maggiori quantità di prodotto.

Aver portato questa piccola DOC al maggiore riconoscimento per il mondo delle guide in Italia è un fatto da festeggiare.

Per questo, giovedì 26 ottobre 2023 abbiamo dato vita a un evento unico: una verticale del nostro Campo del Soglio partendo dall'annata premiata e spingendoci fino al lontano 2003. Hanno partecipato i nostri maggiori sostenitori della zona. La degustazione è stata tenuta dal nostro Luca Formentini affiancato, come moderatore ed esperto, da Costantino Gabardi.

Il Tuchì della nostra azienda è stato creato proprio dall'antico vigneto che decenni fa era sotto la torre di San Martino, nella valle del Soglio, il vero clone del Tuchì locale. Buccia sottile, grappolo piccolo e spargolo, maturazione precoce e moderata acidità, fanno di lui un'uva stimolante da coltivare. Risente molto dell'andamento climatico della stagione e anche della posizione del vigneto. I terreni prevalentemente argillosi completano il palcoscenico dove il Tuchì sfoggia la sua arte.

2022: abbiamo iniziato con l'annata più giovane, che è anche quella premiata con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, oltre che della Rosa Oro per Viniplus Ais Lombardia.

È un vino già pieno e complesso, con profumi tropicali nonché sapidi, con sentori caldi e morbidi in bocca dati dalla bassa acidità. È un vino pronto e bilanciato tra la salinità e l'astringenza dell'alcol, che si presta ad abbinamenti culinari non scontati, come carni bianche, funghi o piatti di ispirazione asiatica.

2020: fu un'annata più fredda rispetto alla 2022, e questo si riflette nei profumi di questo 2020. Si distingue per la nota verde, per la tipica mandorla quasi amara, il sentore del nocciolo di pesca. Un vino elegante da gustare per molti anni a venire.

2018: annata fresca come la 2020 infatti ci si ritrova in alcuni dettagli di profumo, come la frutta secca della mandorla, nocciola e una nota di amaretto. Troviamo anche agrumi ed erbe aromatiche, una traccia salina che va sul sapido. I due anni in più lo portano anche verso sentori più evoluti di zafferano, cedro candito, una piacevole sensazione dolce ma fresca.

2015: fu un'annata mite, una buona annata. In questi otto anni, dentro le bottiglie di quest'annata si sono sviluppati sentori curiosi e intriganti. L'idrocarburo puro che si sente al naso è sicuramente un'evoluzione di un profumo di geranio, edera, una nota erbacea profonda che ha sviluppato questo nettare delizioso. È il vino che ha colpito di più per i profumi fuori dall'ordinario.

2013: annata fresca in primavera e calda d'estate. Bicchiere elegante in cui si riconosce il vitigno da cui è partita l'evoluzione, manifestando un'attaccatura al terroir che ci piace molto. Frutta matura ma delicata, albicocca, mandorla. Molto espressivo in bocca, caldo e morbido.

2006: gli anni sulle spalle di questo vino iniziano a essere molti. Si sente una nota ossidata ma nel complesso, consapevoli di ciò che stiamo degustando, funziona. Piacevole in bocca, con note di amaretto già ritrovate nelle annate precedenti e toni morbidi di glicerina. Troviamo altri sentori come l’assenzio, note officinali molto interessanti, croccante, torrone,

2003: annata arida. Questo vino è stato una sorpresa per tutti perché era praticamente senza difetti dopo 20 anni chiuso in bottiglia. Dorato carico, i suoi profumi parlano del nostro territorio, di noi. La mineralità spinta è supportata da note di pera nashi, spezie come la cannella e i chiodi di garofano. È morbido sia al naso che in bocca, con note di torrone, frutta secca, noce e, annata dopo annata, ancora lì dopo vent'anni, l'amaretto.

Il pomeriggio è volato, i presenti sono stati partecipanti attivi alla degustazione, attenti e curiosi nel riuscire ad afferrare profumi inusuali. A conclusione, la Cascina Capuzza ha offerto un piatto di risotto a tutti noi per chiudere in modo perfetto un pomeriggio diverso dal solito.

Questa degustazione non resterà un caso isolato: stiamo lavorando per organizzarne altre per condividere con tutti voi i profumi e le sfaccettature di quest'uva così preziosa e per noi speciale. Siamo ancora senza parole dalla gioia per questo premio inaspettato che ci ha dato la prova tangibile che stiamo lavorando nella direzione giusta.

Noi e l'ambiente, ora.

Da decenni, facciamo del nostro meglio per produrre vini rispettando l'ambiente in cui viviamo. Come da diversi anni abbiamo scritto nella pagina del nostro sito www.selvacapuzza.it “Noi e l'ambiente”, sono diversi i modi in cui agiamo per preservare le nostre terre. Nella stessa pagina, abbiamo preso posizione dicendo che per scelta non abbiamo preso la certificazione bio. “La responsabilità verso l’ambiente non termina attraverso l’ottenimento di una certificazione biologica.

Pensiamo che i nostri vini siano più ecosostenibili di molti sui quali è presente la certificazione biologica. “Biologico” ed “ecosostenibile” non sono solo una serie di pratiche da attuare nei confronti dell'ambiente ma sono e, secondo noi, devono essere, un atteggiamento di cura e attenzione all'essere umano e alla natura.

Nel concreto, da decenni non usiamo erbicidi, limitiamo il passaggio delle macchine tra i filari per mantenere vivo il terreno che lasciamo inerbito, abbiamo ridotto il peso delle bottiglie, monitorato l'impronta idrica e carbonica, utilizziamo metodi naturali per combattere i parassiti, come la confusione sessuale.

Se venite a trovarci a Podere Selva Capuzza, potete vedere tutto questo coi vostri occhi, soprattutto il nostro impegno per l'ambiente. Il 15% del podere, infatti, è dedicato alla biodiversità: vari boschetti, un laghetto, un uliveto. Tutto questo fa sì che la fauna trovi nel nostro podere un rifugio accogliente. Da alcuni anni, una famiglia di gheppi nidifica sul tetto della cantina, inoltre è facile vedere leprotti, scoiattoli, fagiani, abbiamo avvistato anche upupe, pettirossi e volpi. È bellissimo avere questo genere di fauna per il nostro podere.

Come per scelta non abbiamo mai preso la certificazione bio, altrettanto per scelta abbiamo aderito alla certificazione volontaria SQNPI, sistema di qualità nazionale di produzione integrata. Arrivati a un certo punto, non è più sufficiente dirci da soli che lavoriamo bene, ma è giusto provarlo. Il simbolo dell'ape, così fragile e da salvaguardare, come il nostro ambiente, ci è subito andato a genio. Dobbiamo in qualsiasi modo alzare la consapevolezza nei confronti dell'ambiente, della salvaguardia delle specie animali, della biodiversità. Ecco il nostro primo passo certificato. Per il resto, vi aspettiamo da noi per poter vivere tutto ciò che state leggendo.




Cena degustazione Lugana e Tuchì d'annata - Selvalovers

Sabato 18 dicembre 2021 finalmente abbiamo dato vita a un’idea che ci ronzava in testa da molto: una cena degustazione per i nostri “Selvalovers”!

Hanno partecipato a questa cena speciale alcuni dei nostri affezionati clienti dello shop online, della cantina e del ristorante. Il primo ringraziamento va a voi, che avete sfidato la nebbia per raggiungerci al calduccio della Cascina Capuzza.

Abbiamo creato un menù speciale in abbinamento a due vini molto particolari: il Campo del Soglio San Martino della Battaglia 2017 e il Lugana Selva sempre annata 2017.

È proprio il Campo del Soglio che ha affascinato tutti i commensali: le note minerali si sono evolute in intriganti sentori sulfurei e di idrocarburi, mantenendo una freschezza quasi citrina a confermare la lunga vita che questo vino ha ancora davanti a sé.

Vorremmo che questa cena diventasse un appuntamento annuale fisso: un momento in cui degustare insieme, conoscere altri winelover passando una piacevole serata, stappando bottiglie speciali. Cosa ne dite?

Il Vignaiolo Verde - I Migliori 100 Vini e Vignaioli d'Italia 2022

Nessun riconoscimento mi avrebbe fatto più piacere.

Grazie di cuore al Corriere della Sera, a Luciano Ferraro e Luca Gardini.

Ci sono ancora moltissime cose da fare per essere più sostenibili.

Continuiamo a cercarne sia a Podere Selva Capuzza che ovunque se ne veda la possibilità.

Verticale di San Martino - Profumi di Mosto 11 Ottobre 2020

Domenica 11 Ottobre 2020 abbiamo partecipato alla manifestazione “Profumi di Mosto”…

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…offrendo presso la cantina una verticale del nostro vino del cuore, il Tuchì, doc San Martino della Battaglia. Il meteo non ha aiutato questa nuova edizione dell’evento: abbiamo deciso quindi di degustare all’interno della cantina invece che nel portico come facciamo di solito.

Ne è risultata una mattinata molto piacevole, con l’atmosfera di un ritrovo tra amici in una taverna accogliente.

Le annate in degustazione sono state : 2019, 2018 2017, 2016.

Per riscaldarci un pò, abbiamo iniziato subito con la coppia delle annate più giovani, abbastanza simili tra di loro, con il tipico spettro olfattivo ampio ed elegante.

Il 2017 è stato un’esplosione di profumi innovativi ed eclettici: note sulfuree, idrocarburi, pietra focaia, ma non aggressiva, quasi delicata, sicuramente intrigante.

Il 2016 ha aggiunto un anno di esperienza in più al già eccellente 2017: note dorate di zagara e mandorle amare, insieme a una sapidità spinta che invitava a un secondo e terzo assaggio.

La verticale è stata molto apprezzata: è sempre affascinante confrontarsi con qualcosa di vivo, come il vino in questo caso, e ascoltare la sua storia.

Per quanto riguarda le vecchie annate dei nostri vini, presto ci saranno sorprese che siamo sicuri porteranno nuovo entusiasmo verso la longevità dei Lugana. Per rimanere sempre aggiornati, consultate il nostro sito oppure iscrivetevi alla newsletter! (massimo 3 all’anno)

Serata Ais Selva Capuzza

Una cinquantina di persone hanno partecipato il 17 settembre 2019 alla serata presso l'AIS Brescia in cui Luca Formentini presentava la sua azienda.

E' stata una serata istruttiva e familiare, didattica e dinamica. Luca non ha bisogno di prepararsi per questo genere di evento, una volta che prende parola trasporta il pubblico nel suo mondo fatto di venti, profumi, ricordi, oltre che di dati e fatti.

I partecipanti sono curiosi e formulano domande già da subito: come si emerge, come ci si differenzia oggi in una realtà del genere?

La famiglia Formentini produce vino da cento anni: esperienza e amore per il proprio lavoro (o missione) sono fondamentali.

Luca ricorda che trent'anni fa il Lugana era un vino difficile, duro, il graspo veniva macerato, i vinaccioli schiacciati, il vino doveva fare per forza la malolattica per risultare più gradevole al palato. In quel periodo, molti preferivano il San Martino, che allora aveva una superficie vitata pari a quella del Lugana. Poi è arrivata la pressatura soffice, il turismo, si è iniziato a preferire il Lugana per vari motivi, tra cui la longevità e la maggior produzione per ettaro. Il San Martino è comunque un vino che a molti è rimasto nel cuore, primo tra tutti proprio Luca, che ha ricordato quando da non ancora adolescente, andava ad aiutare a vendere quel vino in un chioschetto sotto la torre di San Martino, nelle domeniche d'estate, ai turisti che si avventuravano nelle dolci colline moreniche alla ricerca di un po' di storia. L'affetto dovrebbe essere reciproco, in quanto la Selva Capuzza ha sempre coltivato questo vitigno, il Tuchì, contribuendo a salvarlo dall'estinzione.

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La degustazione comporta due mini-verticali di Lugana Selva (annate 2018, 2013 e 2011) e San Martino della Battaglia (annate 2018,2015,2006)

Il filo conduttore dei vini sarà la sapidità, la mineralità e l'eleganza.

Il Selva 2018 ha una bella nota di fiori bianchi, che scompare nel 2013, lasciando posto a erbe agrumate, zafferano, un accenno di idrocarburo quasi salato. Il 2011 stupisce per la nota amaricante e mandorlata. Vini consistenti, pieni, da abbinare a un piatto fresco per compensare il tutto.

Passando al San Martino 2018, si nota un naso meno potente ma un corpo notevole. Il 2015 è già poesia, naso articolato, delicato in bocca, note vegetali ed erbacee che si intrecciano con punte balsamiche. Il 2006 ha lasciato i partecipanti piacevolmente colpiti: la maturazione è arrivata ad un momento estremo, profumi di arachidi tostate, nocciola, bocca intensa e straordinariamente pulita.

Abbiamo finito in dolcezza con il nostro passito “Lume”: sempre da uve Tuchì, annata 2015, tutto un mondo di profumi in un bicchiere. Perfettamente bilanciato tra dolcezza e acidità, presenta note di zagara, frutta cotta, mallo di noce, asparago. Dopo qualche minuto esce anche una nota più medicinale, un'evoluzione rapida nel bicchiere che ti fa davvero pensare di avere in mano un calice perfetto, dai mille profumi inebrianti.

Grazie all'Ais per il continuo sostegno e a tutti coloro che hanno partecipato alla serata.

L'oro liquido del lago di Garda

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Si è tenuta a Washington DC il 14 agosto 2019, la 43esima conferenza annuale presso la Society of Wine Educators. Il nostro Luca Formentini, in veste di Vice Presidente del consorzio Lugana, ha tenuto un’ interessante lezione e degustazione di vari Lugana.

Per leggere l’articolo completo a cura di Marilee Bostic cliccate qui

Premio Angelo Betti - Benemeriti della Viticultura

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Inoltre, durante il Vinitaly, il nostro Luca Formentini è stato premiato per la regione Lombardia col prestigioso “Premio Angelo Betti- Benemeriti della Viticultura”. Siamo onorati di aver ricevuto una così alta riconoscenza.



Strenne natalizie

Il Natale sta per arrivare e qui alla Selva Capuzza abbiamo pensato di consigliarvi nella scelta dei regali!
Vi aspettiamo il giorno 1 dicembre presso la Cascina Capuzza, località Selva Capuzza, 25010 Desenzano del Garda
Per chi non riuscisse a farci visita, siamo a disposizione via mail info@selvacapuzza.it  o telefono 0309910381
Effettuiamo spedizioni in tutta Italia.

Centesima Vendemmmia

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Il nostro raccolto 2017 è stato uno delle migliori degli ultimi anni, fortunatamente salvato dalle intemperie che hanno tristemente colpito molte zone viticole in Europa.
Si è prodotto un poco meno uva, ma i vini della nostra centesima vendemmia avranno caratteristiche di ottimo livello, tanto da averci permesso di produrre una sorpresa, che scopriremo nei prossimi mesi.

Ecco alcune delle nostre immagini preferite della nostra vendemmia 2017...a breve i vini saranno pronti e potrete degustarli!